La “soglia di Gorizia” è stata storicamente la principale via d’invasione della penisola italiana proveniendo da est. Ci sono passati un po’ tutti, dai pretendenti all’Impero romano, ai germani di varie stirpi, agli eserciti asburgici contro Venezia, ai turchi… Nel secondo dopoguerra l’Italia e l’Alleanza Atlantica temevano che dalla valle del Vipacco sarebbero spuntate le unità sovietiche dell’Armata Rossa e si prepararono ad affrontarle. Come farlo, è l’argomento del progetto «La soglia di Gorizia. Dalla cortina di ferro alla via della pace» nato da un’iniziativa del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Trieste, in collaborazione con l’Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea nel Friuli Venezia Giulia, e con Friuli Storia Territorio, l’Archivio della Sezione di Storia ed Etnografia della Biblioteca Nazionale Slovena e degli Studi, Trieste – Arhiv Odseka za zgodovino in etnografijo Narodne in studijske knjiznice, l’Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei Gorizia, l’Università degli Studi di Belgrado, l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, il Comune di Doberdò del Lago-Doberdob, la Cooperativa Pavees e GO! 2025.
Per il progetto abbiamo ideato e sviluppato il sito internet e lavorato sulla revisione contenutistica